1- 2 febbraio

Fuori è ancora freddo e la primavera sembra tanto lontana, eppure qualcosa si sta muovendo perché le giornate si allungano seppure lentamente, dal solstizio d’inverno si sono allungate di circa un’ora.
Sottoterra la vita comincia muoversi anche se in superficie non si vede nulla, i semi piantano le radici nella terra e la linfa inizia a scorrere in attesa di un poco di calore, la nuova stagione inizia nel ventre della Madre Terra.
Le energie cambiano e ricominciano a muoversi impercettibilmente, se da Mabon ci eravamo calati man mano all’interno di noi stessi in un letargo fatto di raccoglimento e di silenzio per ascoltarci meglio, ora cominciamo a riaprire all’esterno. Ciò che era fermo ricomincia muoversi.
Imbolc o Candelora è la prima festa che incontriamo nel nostro anno solare (se consideriamo invece Samhain il capodanno, questa è la terza). È un’altra festa della luce. Se a Yule abbiamo visto la luce nascere ma ancora era solo una speranza, a Imbolc si vede la differenza, il Dio neonato è diventato una giovane Dea, Brigit.
Brigit fa parte della tradizione celtica ed è una dea vergine, il cui significato non è di essere pura, ma di bastare a se stessa, non ha bisogno di nessun uomo per realizzare se stessa. E’ una dea triplice, la giovane, la donna e la vecchia è protettrice di fabbri, poeti e guaritori è la sacra, la luminosa, con riferimento ai fuochi dei quali, come Vesta, è la Dea. Le è sacro il serpente simbolo di trasformazione che diventa anche l’Uroburo, il quale, arrotolato su se stesso, disegna il tempo circolare.
Per la religione cattolica è santa Brigida che mantiene tutte le caratteristiche e gli attributi della Dea.
Brigit è anche una rappresentazione della Dea Madre, la cui essenza è convogliata nella figura cristiana della Vergine Maria, infatti la candelora ne è la presentazione al Tempio poiché erano passati i 40 giorni dal parto e Maria purificata, vi era riammessa. Ecco quindi tornare anche qui il tema della purificazione. Maria portava con sé una candela, e la tradizione di consacrare le candele in questo giorno è rimasto.
Infatti Imbolc è una festa dei fuochi e della luce per propiziare l’arrivo della bella stagione. Il fuoco è simbolo dell’energia maschile e del sole che riscalderà la terra dando un nuovo raccolto.
È contrapposto al buio invernale, a quello della notte e del regno dei morti sotto la terra. Februus, era per gli Etruschi il dio della morte e della purificazione, presso i romani diveniva Ade/Plutone anch’essi appartenenti al regno dei morti. I Lupercalia romani a metà del mese festeggiavano il passaggio di stagione e di energia, dal quella del lupo, simbolo invernale, all’ariete simbolo della primavera e della rinascita.
Si facevano pronostici per la fine dell’inverno a seconda del tempo che faceva.
E’ il momento di fare pulizia del vecchio per poter aprire al nuovo in un lavoro incessante di scarto dell’inutile riproposto ad ogni tappa della ruota dell’anno. Qui però ha il significato più preciso di purificazione. E allora purifichiamo il corpo e la mente.
A questo scopo possiamo fare
meditazioni (Questa la mia proposta)
pulizie di casa, cercando di levare la polvere depositata da ogni angolo
un periodo di digiuno o di dieta leggera
possiamo scegliere capi del nostro armadio che vogliamo eliminare, se sono in buono stato si possono donare
Iniziando qualche giorno prima accendiamo ogni sera una candela bianca, anche una tealight, per propiziare la luce e il rinnovamento, dichiariamo uno scopo e ringraziamo successivamente per ciò che abbiamo
piccoli rituali possono essere:
portare un dono alla terra come semi per gli uccelli o briciole di pane.
mettere in casa fiori freschi
accendere incensi
benedire alcune candele che ci serviranno durante l’anno per le celebrazioni
i colori legati a questa festa sono il bianco della luce, il giallo, il verde della natura che si risveglia
possiamo creare un altare e
il cibo è legato al latte quindi si possono mangiare formaggi freschi, riso cotto nel latte, crepes dolci o salate farcite a nostro gusto