Oggi pur essendo lunedì è una giornata bellissima con un respiro di primavera, così ho preso il mio cestino e sono uscita fuori per raccogliere erbe. Ho fatto un bel raccolto di crespigno, tarassaco, qualche foglia di sillene alba (orecchie di lepre), ortiche, rucola, senape selvatica, borragine, tenere foglie di malva, piantaggine qualche fiore. Una parte la cucino e un’altra parte la preparo in insalata. C’è qualcosa di magico ed estremamente soddisfacente nel raccogliere erbe che la mia terra offre spontaneamente, come se volesse nutrirmi di sua volontà. Per loro natura le erbe selvatiche hanno una vibrazione più alta perchè crescono dove è meglio per loro e quindi il loro potere è maggiore. Per ogni stagione ne crescono diverse ed ognuna serve esattamente in quel periodo.

Sono estremamente protettiva con le mie erbe che difendo più dell’orto!

Vicino alle ortiche cresce la celidonia e ne ho sfregato la linfa arancio sopra le palpebre, come suggerisce Maria Treben come terapia per la vista

Ho raccolto anche un pò della menta inselvatichita che sta spuntando per ingentilire una tisana depurativa preparata con qualche cima di ortica.

Ho preparato una bella misticanza di tarassaco, senape, rucola, cimette di crespigno, malva, e cicoria aggiungendo anche un pò di insalata sopravvissuta all’inverno, ho condito con aceto balsamico homemade, sale e un ottimo olio toscano. Poi ho aggiunto semi di girasole, di lino e noci, poi ho ultimato con fiori di borragine, violette, tarassaco e di cime di rape.

In questa altra insalata ho messo più o meno le stesse erbe e ho aggiunto anacardi, semi di chia, semi di zucca, semi di lino.

Ieri, iniziando la mattina, avevo preparato un impasto di farina di farro dal quale ho ricavato verso sera un pane magnifico che ha profumato di buono tutta la casa e dell’ottima pizza che ho mangiato ieri sera. Così degnamente accompagnata ho mangiato quest insalata che fa bene all’anima ancor prima che al corpo. Invece dell’acqua ho bevuto la mia tisana ortica e menta.