
Sabato (30.3.19) era davvero una splendida giornata, con un’amica avevamo in programma una gita per raccogliere erbe per farne dei preparati. Dopo la colazione siamo partite per Meldola (FC) dove dovevamo anche ritirare un fornetto da utilizzare per le calcinazioni spagiriche. Siamo arrivate con calma. Il luogo era davvero incantevole, colline dove lo sguardo poteva perdersi e strade bianche, case distanti una dall’altra e vaste zone meravigliosamente incolte dove le erbe spontanee stanno ripopolando gli spazi che l’uomo ha restituito loro.
Il sole era caldo e la temperatura ideale per il nostro lavoro. C’era un magnifico silenzio riposante, non si sentiva altro che ronzio di insetti e qualche occasionale bicicletta. A volte non ci rendiamo conto di quanti rumori ci bombardano continuamente.
Se si devono raccogliere erbe per fare dei preparati o anche per nutrirsene, è meglio andare in luoghi lontani dal traffico e possibilmente poco inquinati per quanto possibile. Inoltre le piante andrebbero raccolte dove crescono spontaneamente perchè è lì che hanno più forza e la loro energia è al massimo. Sono piante che hanno lottato contro le avversità e sanno come sopravvivere con ciò che trovano. Sarebbe meglio raccogliere nelle ore e/o giorni planetari giusti ma, a parte errori grossolani, credo che l’intenzione di chi raccoglie sia più potente, dato che non sempre è possibile scegliere i tempi.

C’era un magnifico campo costellato di puntini gialli a perdita d’occhio, erano calendule minute e graziose così ci siamo messe al lavoro. Avevano bellissime e perfette, piccole corolle seriche con un profumo meraviglioso, pungente e aromatico, la resina che si attaccava alle dita e appiccicava un pò. Man mano che si riempiva il sacchetto di tela le guardavo e mi sembrava di aver raccolto dell’oro liquido, mi comunicavano allegria ed un’energia che non era commisurata alla loro dimensione.

Oltre alla calendula (lenitiva, depuratrice, cicatrizzante) abbiamo raccolto biancospino che stava iniziando a fiorire (tonicardico e rilassante) e rosmarino in fiore (stimolante, cardiotonico, antisettico).
Ho avviato tre tinture spagiriche (che saranno pronte soltanto verso agosto/settembre, al termine delle lavorazioni), oleolito di fiori di calendula in olio di girasole bio, una pomata a caldo di pianta di calendula intera, modificando una ricetta di Maria Treben che ho già iniziato ad utilizzare come efficace cicatrizzante.

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