In questi giorni di ritiro mi sono dedicata a varie attività, i primi giorni sono stati frenetici e ho sistemato e fatto tante cose che attendevano da tempo, godendo del fatto di non avere orari e impegni. Ho scoperto tante cose su di me e ho ritrovato una serenità che non conoscevo da tanto. Come sempre adoro la mattina, perché profuma di nuovi inizi e promesse.
Ho raccolto erbe, fatto preparati, cucinato, studiato e preparato prodotti per la cura del viso. In particolare ho formulato due nuove creme viso e sto sperimentando l’applicazione transpersonale dei rimedi floreali. Amo l’approccio del Dott. Ricardo Orozco e conoscevo da tempo anche il suo metodo di applicazione transpersonale che affianca e non sostituisce la terapia classica, ma finora non avevo avuto modo di provarlo. Mi sto trovando molto bene con la mia ultima crema viso che è spalmabilissima, non fa scia, si assorbe e lascia una sensazione di freschezza. A questa ho aggiunto alcune gocce di Walnut, Elm e Star of Bethlehem.

Elm riduce il gonfiore del viso e soprattutto tonifica, Walnut protegge dagli agenti esterni come inquinamento e sole, e Star of Bethlehem ha un effetto antirughe. Ho scelto questi, ma ovviamente ce ne sono altri che sperimenterò.

Ho intenzione di creare una crema con una buona formulazione ma con pochi attivi che sia soprattutto veicolante per le essenze floreali.
Anche la cellulite dovrebbe trovare giovamento con determinati fiori.
Ho poi modificato una crema “one pot” ottenendo una buonissima, semplice crema viso idratante alla quale ho aggiunto liposomi di vitamine preparata per mia zia. Poi acqua micellare, struccante bifasico e siero viso, quest’ultimo a base di gel di sodio ialuronato, provitamina B5, Vit. E e olio di argan, con aggiunta di Hornbeam che tonifica la pelle e Honeysuckle per cancellare “il peso del tempo” dal viso.
Inizierò tra poco una serie di articoli su come autoprodursi prodotti per la cura personale.