Autoprodurre cosmetici ovvero “lo spignatto” – parte 1

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pomata all’arnica

Parte 1 pomate e unguenti

Molti anni fa ero incuriosita dalla possibilità di creare in casa i miei cosmetici così iniziai a fare delle ricerche Trovai il forum di Lola che tuttora è un punto di riferimento. Ma le formule che trovavo erano per me assai ostiche e tutti quegli ingredienti mi confondevano così con pazienza ho iniziato a cercare su youtube dei tutorial alla mia portata. Da lì ho iniziato ed è stata subito escalation! ho prodotto di tutto, spesso anche cose che non mi servivano, ma dovevo imparare. Ora mi sono attestata su un certo numero di prodotti che uso e che regalo alle amiche, col tempo li ho resi adatti alle mie esigenze.

Ora sono pronta a raccontarvi un pò di cose.

Per prima cosa sarebbe utile sapere cosa contengono i prodotti che acquistiamo, uno dei prossimi articoli sarà un piccolo aiuto a leggere gli INCI. E già scremeremo molto la lista dei prodotti acquistabili.

Poi si può autoprodurre. Cominciamo dalle preparazioni più semplici.

mentre scrivevo mi sono rea conto che dovrò dividere l’argomento in diverse parti perchè è piuttosto lungo, questa è la prima.

Pomate e unguenti.

Le pomate/unguenti sono di solito costituite solo da grassi, ad esempio olio o burro, addensate per lo più con l’aiuto di cera d’api. La loro origine è molto antica.

Sono piuttosto unte e spesso si utilizzano a scopi medicinali perché contengono estrazioni di piante in olio come oleoliti o sono veicolanti di oli essenziali o di principi attivi estratti in altro modo, ma liposolubili. Ad esempio, una pomata per le contratture muscolari potrebbe contenere oli essenziali di canfora, lavanda, ginepro, rosmarino, gaultheria, se avessi un oleolito di Arnica o di Artiglio del Diavolo lo utilizzerei come olio principale. In questo caso per realizzarla si possono usare anche oli riscaldanti come quello di sesamo. Una semplice pomata si può realizzare con oli, magari burri e una percentuale di cera d’api che ci servirà a dare consistenza.

Come contenitori vi consiglio dei vasetti di vetro, che potreste utilizzare direttamente a bagnomaria per realizzare i preparati, in modo da non sporcare altro, visto che essendo molto corposi rendono difficile lavarli.

La formula base potrebbe essere la seguente: 12/15 gr di cera d’api ogni 80/85 gr di olio. Alcune ricette prevedono la creazione di un oleolito a caldo direttamente al momento della realizzazione ponendo la pianta scelta a macerare nell’olio o nei burri a bagnomaria alla temperatura di 40/60° per qualche ora e poi filtrando. Questo metodo è ottimo per le spezie come cannella, chiodi di garofano, cardamomo, etc. perchè sono secche e coriacee e questo sistema non le danneggia. Purtroppo però gran parte dei principi attivi delle piante che utilizziamo sono termolabili, ovvero si degradano ad alte temperature, quindi meglio sciogliere la cera da sola o insieme ad un olio di base a bagnomaria, aggiungere un oleolito preparato da voi o acquistato e scaldare leggermente se si dovesse rapprendere la cera, mescolare bene e quando è quasi freddo aggiungere gli eventuali oli essenziali o estratti, amalgamando con cura. Questo tipo di preparazione non necessita di conservante perché non contiene acqua, si può aggiungere qualche goccia di vit. E (Tocoferolo) che previene l’irrancidimento delle sostanze grasse e fa bene alla pelle.

In casa tengo sempre un vasetto di un’ottima pomata all’arnica realizzata utilizzando 40 gr di olio di sesamo, ma può andare bene anche olio di girasole (purchè bio ed estratto a freddo) o extra vergine di oliva e 8 gr di cera d’api che faccio scaldare a bagnomaria finchè non si scioglie. Mescolo bene e lascio raffreddare mescolando ogni tanto. Quando è fredda, ma non del tutto solida aggiungo estratto Co2 di Arnica (che acquisto da Aromazone, v. nota a fondo pagina), è un estratto molto concentrato del quale basta veramente poco, ne metto circa 30 gocce equivalenti a circa 1 grammo così ottenendo nel mio caso una pomata al 2% di principio attivo. Se non avete o non volete usare questo estratto concentrato potete sempre sostituire l’olio della ricetta con un oleolito di arnica. Poi aggiungo oli essenziali di canfora, cipresso, ginepro, gaultheria, elicriso per aumentare la sua capacità analgesica, rilassante antiedemica.

È ottima per i lividi, traumi, dolori articolari, torcicollo, artrite cervicale ect.

Un buon preparato da utilizzare in inverno per massaggi riscaldanti al petto e nelle narici per aiutare a respirare è la pomata balsamica.

Servono 40 gr di olio di girasole o di mandorla e 6 gr di cera d’api fatti sciogliere a bagnomaria, lasciare raffreddare un poco e poi unire 10 gtt ciascuno  di oli essenziali balsamici come eucalipto, cajeput, abete siberiano, lavanda, niauli, rosmarino, teatree, canfora, timo. Ovviamente non servono tutti, in tutto mettete circa 40 gocce di oli a vostra scelta.

Si potrebbero anche preparare delle mini dose di pomata base un po’ più solida alle quali aggiungere gli oli essenziali adatti per varie problematiche così da averne alcune sempre pronte

  • 20 gr di olio di jojoba
  • 5 gr di cera sciolte a bagnomaria
  • 20 gtt in totale  di oli essenziali adatti

-Per rilassare e favorire il sonno lavanda, camomilla spalmare nelle tempie e nei polsi

-Per aiutare la digestione, menta, finocchio e/o limone spalmare sullo stomaco e anche sulle mani, sfregarle tra loro e annusare.

-Per mal di testa possono essere adatti sia menta che lavanda, il primo ha un effetto più energizzante, il secondo più rilassante. Metterne un poco sulle tempie e alla radice del naso

Rilassante per stress arancio, petit grain da usare su tempie mani, e sotto il naso.

Preparo anche un unguento molto semplice a base di ossido di zinco che ha molteplici proprietà. Se non si aggiungono oli essenziali è ottima anche per il cambio pannolini dei bimbi. L’ossido di zinco ha proprietà lenitive, antinfiammatorie, antisettiche e batteriostatiche, quindi si dimostra utile per problemi di pelle, sfoghi, foruncoli, arrossamenti anche da sfregamento. Aiuta la cicatrizzazione e protegge la pelle mentre si ripara. E’ molto valido anche dopo la depilazione per sfiammare la pelle irritata. Il problema principale è che crea una patina bianca piuttosto consistente, infatti si può utilizzare anche come prodotto solare perché ha un effetto di schermatura fisica (omettendo gli oli essenziali in quanto molti di essi danno fenomeni di fotosensibilizzazione)

Pomata all’ossido di zinco

  • 40 gr di ossido di zinco
  • 30 gr oleolito di calendula o di camomilla
  • 8 gr olio vegetale come girasole, jojoba, cartamo
  • 2 gr cera d’api
  • 20 gr burro di karitè
  • 1 gr Tocoferolo – facoltativo
  • Oli essenziali di lavanda 8 gocce, teatree 3 gocce

Fare sciogliere a bagnomaria cera e burro con il tocoferolo.

Pesare olio e oleolito e disperdervi l’ossido di zinco già nel vasetto finale (l’ossido di zinco in pomata è difficilissimo da lavare), versarvi il burro e la cera fusi e in ultimo, a raffreddamento, gli oli essenziali. Mescolare bene.

Anche il balsamo labbra è un unguento. Se non avete gli appositi astucci potete anche usare una piccola scatolina in metallo, plastica o vetro.

  • 2 gr di cera d’api
  • 2 gr burro di cacao
  • 3 gr. olio di ricino
  • 2 gr burro di karitè
  • 2 gocce di tocoferolo
  • 2 gocce di olio essenziale di arancia o mandarino o un pizzico di vanillina per profumare

Sciogliere a bagnomaria oli e burri tranne il burro di karitè che aggiungeremo quando è tutto fuso riscaldando appena per mescolarlo. Versare nei contenitori. Se non avete il tocoferolo non lo mettete.

Nota. Estratto Co2. Si utilizza per ottenere degli estratti molto concentrati mediante l’uso di Co2, ovvero anidride carbonica. Quest’ultima è normalmente allo stato gassoso, ma in questo caso tramite pressione alla temperatura di 30° viene resa liquida, anzi supercritica e in questo stato viene passata nel contenitore delle piante e utilizzata come solvente permettendo di estrarre ogni tipo di attivo contenuto, sia i composti aromatici che quelli più pesanti. Il liquido contenente l’estrazione viene poi fatto passare in un’altra camera dove torna allo stato gassoso rilasciando tutti i composti estratti. E’ un procedimento ecologico ad alta tecnologia.   

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