
Syringa Vulgaris
Ecco qua, come promesso dopo aver preparato l’oleolito di lillà vi racconto un po’ di cose su questa bellissima pianta.
Credo che la conosciamo un po’ tutti, ha qualcosa di opulento e decadente nelle sue magnifiche infiorescenze, parla una lingua antica, di altri tempi. Nello stesso tempo è romantico ma ci ricorda un po’ le vecchie zie, è un romantico poco moderno, con le sue belle foglie verdi a cuore e quei grappoli opulenti di piccoli, perfetti fiori, che si piegano sotto il loro stesso peso e l profumo, intenso, meraviglioso, che si fa ricordare. Quello che ti fa guardare attorno per capire da dove venga quell’aroma di paradiso.
Ma non è solo bello, ha anche molte proprietà. Innanzitutto il suo gemmoderivato aiuta il cuore, infatti è utile come vasodilatatore delle coronarie diminuendo lo spasmo e aumentando l’irrorazione del cuore. Importante per chi ha subito un infarto miocardico, nella miocardio coronaro sclerosi, per chi soffre di angina e anche per favorire l’irrorazione al cuore senile. È un antisclerotico. (E. Campanini, F. Piterà)
In cosmetica si può aggiungere alle creme per un effetto ringiovanente perché ripara la pelle.
Prossimamente vi spiegherò come preparare i gemmoderivati.
Quest’anno ho preparato anche l’oleolito che utilizzato per massaggi ha proprietà antalgiche per dolori in genere e reumatici in particolare, aiuta chi soffre di gambe e di arti gonfi e pesanti perché aiuta a sgonfiare mani, braccia e gambe specialmente in estate, per chi passa molte ore in piedi o viceversa passa molte ore seduto, ma anche dopo uno sforzo sportivo per rilassare la muscolatura e drenare l’acido lattico.
Ha proprietà cosmetiche elasticizzanti, di riparazione della pelle quindi è ottimo ancora una volta da mescolare alle creme cosmetiche o ad un buon gel di aloe vera. Se si pensa di usarlo sul viso meglio utilizzare nella preparazione un olio non comedogenico come jojoba che oltretutto non va mai rancido.
Se ne mettiamo qualche goccia sul viso la sera, magari mecolato ad una piccola quantità di gel di aloe vera che lo veicola e gli fornisce una quota idratante, è astringente, antinfiammatorio e riparatore in caso di eritemi.
Preparo così l’oleolito.
Dopo aver raccolto fiori profumati da una pianta non trattata e lontana da strade trafficate, taglio delicatamente i piccoli fiori lasciandoli cadere in un vasetto. La proporzione esatta sarebbe 1 parte di pianta fresca e due di olio ma io uso il metodo visivo, ovvero dopo aver messo la pianta copro tutto con olio di girasole bio spremuto a freddo o olio di jojoba e lascio macerare per 21 o 28 in casa al buio, in questo caso, data la delicatezza della pianta.
Trascorsi i giorni, filtro e metto in bottiglia possibilmente scura per prevenire l’irrancidimento e il degrado delle sostanze attive.
