Lo spignatto – creme ad emulsione

Le creme con emulsione sono le classiche creme, per intenderci quelle che si acquistano.

Questa è una miniguida con un po’ di teoria per principianti, alla fine comunque vi darò una ricetta semplicissima davvero per cominciare.

Da cosa sono composte e cosa ci serve per replicarle?

Sono composte per la maggior percentuale da acqua ma anche da oli, burri, emulsionanti, varie sostanze funzionali oltre a glicerina e modificatori reologici o addensanti.

Il primo degli ingredienti di cui vi parlerò è l’emulsionante

Cos’è un’emulsione?

“Dispersione di un liquido sotto forma di minutissime particelle ( fase dispersa o discontinua ) in un altro, nel quale esse rimangono completamente (o quasi) insolubili ( fase disperdente o continua ): per es. olio in acqua, acqua in olio o in grassi; viene effettuata mediante appositi apparecchi detti emulsionatori.”

Un esempio pratico, se prendiamo acqua e olio abbiamo due sostanze che non si miscelano tra loro, proviamo a metterle in una bottiglietta e vedremo che l’olio si adagerà in maniera separata sopra all’acqua, se scuotiamo la bottiglietta, le due sostanze si mischieranno perché l’olio, fase dispersa, si è diviso in minute goccioline dentro l’acqua, fase disperdente. Se però smettiamo di muovere la bottiglia, in breve tempo l’olio tornerà a dividersi depositandosi sopra l’acqua. Per tenerle legate insieme ci occorre un emulsionante che è un tensioattivo composto generalmente da cere e alcoli che modificando la tensione superficiale delle goccioline che abbiamo visto sopra fa in modo che esse restino in sospensione dentro il liquido che compone la nostra fase disperdente. Si dividono in emulsionanti lipofili, che si legano agli oli e ed emulsionanti idrofili che si legano all’acqua e ci sono anche emulsionanti che comprendono entrambi.

Un classico esempio di emulsione lo vediamo in cucina quando facciamo la maionese, la lecitina contenuta nel tuorlo dell’uovo lega l’olio.

Perchè creare un’emulsione?  Perché possiamo unire il vantaggio dell’acqua che è altamente idratante, ma da sola scivola via e quello dell’olio che nutre ma che necessita di acqua per poter esplicare meglio il suo potere sulla pelle. Il solo olio sarebbe eccessivamente unto e risulterebbe comedogenico e pesante per qualunque tipo di pelle.

Possiamo utilizzare qualcosa di facilmente reperibile? La cera d’api potrebbe essere utilizzabile, ma ne occorrerebbe parecchia in percentuale e il risultato sarebbe poco gradevole. Un altro facilmente reperibile è la lecitina, che dovremmo sciogliere in olio. Personalmente non ho usato molto questi sistemi perché il risultato non era soddisfacente per varie ragioni, pertanto vi consiglio caldamente l’acquisto di un emulsionante, ad esempio l’olivem 1000 che è facile da utilizzare e dà risultati ottimi.

EMULSIONI O/A (olio in acqua)
fase disperdente: acqua 75%
fase dispersa: olio 20%
emulsionanti: 5%

EMULSIONI A/O (acqua in olio)
fase disperdente: olio 30-40%
fase dispersa: acqua 50-65%
emulsionanti: 5-10%

Il secondo ingrediente sono i grassi

Per iniziare va bene anche uno solo ma i risultati migliori si ottengono con la cosiddetta “cascata di grassi” ovvero oli/burri di varia pesantezza inseriti in percentuali apposite.

Comunque per iniziare ci basteranno un burro come Karitè, mango o cacao e due o tre oli come jojoba, mandorle o anche oliva.

Le percentuali di grassi in una crema, come indicazione generale, saranno le seguenti

Crema viso

  • pelli grasse 4/5%
  • pelli miste 6/8%
  • pelli secche 8/10%

Crema corpo

  • Dal 12 al 25% a seconda del tipo di pelle

Il terzo è l’acqua che sarà acqua depurata, distillata o demineralizzata

Dopo questi che sono obbligatori possiamo considerare altri ingredienti come:

Gli addensanti o fattori di consistenza costituiti da alghe o polimeri sintetici hanno il compito di rendere più corposa la crema e nello stesso tempo stabilizzano l’emulsione perché rendendo più “solida” la fase disperdente (acqua) la aiutano a reggere meglio.

Il più semplice è la gomma Xanthana in ragione dell’1% che si presenta come una polvere finissima da idratare.

La glicerina vegetale che serve ad idratare la pelle e a conservare l’idratazione della crema stessa migliorandone la consistenza attorno al 5%

Il conservante che mantiene la vostra creazione al riparo da muffe, batteri e altri microrganismi che potrebbero trovarla una magnifica dispensa.

Consigliato Cosgard 0,6%

Varie sostanze attive Estratti vegetali, oleoliti, sostanze funzionali di sintesi, gel di sodio jaluronato, gel di aloe.

Andiamo a comporre la nostra crema in maniera classica

È divisa in tre parti o fasi

La fase A è la fase acquosa, comprende acqua, glicerina, addensante e tutte quelle sostanze idrosolubili non termolabili.

La fase B è costituita da grassi; oli, burri, sistema emulsionante, cere, tutti non termolabili

La fase C è costituita da tutte quelle sostanze termolabili che vanno aggiunte a freddo come estratti vegetali, oleoliti, sostanze funzionali, oltre al conservante.

Pesiamo tutti gli ingredienti della fase B e poniano a sciogliere a bagnomaria.

Pesiamo la glicerina e vi mettiamo dentro la gomma xanthana mescolando bene, poi aggiungiamo l’acqua. Se mescolassimo la gomma xanthana e l’acqua formeremmo dei grumi.

Lasciamo idratare e formare il gel. Scaldiamo anche questa parte a bagnomaria o in microonde. Quando le due fasi hanno raggiunto circa 80° versiamo la fase B, i grassi, nella fase A, acqua e con un frullatore ad immersione frulliamo e vedremo la nostra crema formarsi sotto i nostri occhi diventando opaca e poi bianchissima e soda.

Lasciamo raffreddare e aggiungiamo gli ingredienti della fase C.

Misuriamo il ph con le cartine verificando che si aggiri tra il 6 e il 7,5 (la pelle è leggermente acida e piuttosto che avere una crema basica è meglio che sia leggermente acida, ma meglio attenersi alla neutralità).

Profumiamo e coloriamo se ci piace.

Invasettiamo.

Ma adesso vi do una ricetta supersemplice trovata sul web, precisamente nel canale di Martina Rodini, una ragazza deliziosa e molto brava.

Crema “one pot”

Questo tipo di crema è a fase unica quindi si mescola tutto il insieme, si mette a bagnomaria e si frulla. Stop.

Ovviamente non bisogna avere pretese stratosferiche ma è un buon prodotto e per iniziare darà grande soddisfazione.

La ricetta originale prevedeva 8 gr di olio di mandorle,  secondo me diversificando gli oli si ottiene un risultato migliore, ma per iniziare si può anche metterne un solo tipo

Crema viso one pot

  • Acqua demineralizzata 75 gr
  • Olio di jojoba  3 gr
  • Olio mandorle 3 gr
  • Burro di karitè 2 gr
  • vitamina E, 1 gr. (facoltativo)
  • Emulsionante olivem 1000 , 5 gr
  • conservante Cosgard  16 gocce (nel caso se ne utilizzi un altro verificare il dosaggio)
  • Olio e. di camomilla   o carota, o ylang ylang o lavanda  15 gocce

si pesa tutto e si mette in un bicchiere o una ciotola

poi si pone a bagnomaria a sciogliere

appena è tutto sciolto, mescolare e poi frullare con il frullatore ad immersione se possibile sopra ad una ciotola di acqua freddissima o con ghiaccio così si accelera il rassodamento

Una volta fredda aggiungere il conservante e l’olio essenziale

eccola, è bella bianca e lucida, si spalma benissimo senza lasciare scia bianca e si assorbe in un momento senza lasciare traccia nè unto

buon lavoro!

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