Le fate sono per me presenti, vive e vicine. Non nella nostra dimensione, ma comunque qui. Sono legate alla terra della quale sono gli spiriti elementari insieme agli gnomi, la proteggono. Ognuno dei quattro elementi ha un proprio Deva o spirito che lo anima, ogni volta che ci rivolgiamo ad uno degli elementi, ci rivolgiamo contemporaneamente anche ad essi, ogni volta che danneggiamo un elemento danneggiamo uno di loro. Quando ho deciso di essere più vicina alla terra ho attivato un legame speciale con le fate che per me rappresentano la natura, le stagioni, il raccolto, la gioia.
Esistono da sempre nelle tradizioni e religioni di vari paesi, alcune volte sono state considerate cattive o dispettose, altre volte buone. Come ogni energia presente nel nostro universo non è né buona né cattiva, dipende da chi vi si approccia e in che modo. Se si fa del male o si tenta si usarle a proprio vantaggio saranno cattive, cioè risponderanno al tipo di energia che le ha avvicinate, se lo si fa con animo aperto, curioso, umile e amorevole risponderanno nello stesso modo. Non le ho mai viste ma le sento, se lascio aperta la mia mente capisco che sono nei dintorni.
Le Driadi, simili alle fate, sono speciali esseri legati agli alberi, anzi ad un albero specifico, in particolare la quercia e il biancospino, vivono con quell’albero e muoiono se esso viene tagliato o muore. Io sono convinta che nella mia quercia ce ne sia una, ma anche negli alberi accanto, vivono in sintonia.
Altre creature somiglianti sono le silfidi, esseri evanescenti dotati di ali che abitano il regno dell’aria.
La tradizione celtica è ricca di leggende su questi esseri, così come quella di molti altri paesi, soprattutto nordici, ma anche la tradizione italiana, lungo tutta la penisola ne è ricca. In qualche caso sono esseri angelici e in qualche altro caso sono invece pari alle streghe. In qualche caso vivono sopra la terra o dentro gli alberi, per altri vivono sottoterra e rapiscono i bambini. Io son convinta che il loro mondo sia solamente diverso dal nostro e abbia altre leggi che non sono quelle degli uomini.
La Blavatskij ha definito i Deva o elementari in Iside Svelata come “le creature evolute nei quattro regni di terra, aria, fuoco ed acqua, e chiamate dai cabalisti gnomi, silfidi, salamandre e ondine. Possono essere definiti le forze della natura, e sia opereranno effetti come servili agenti della legge generale, sia possono essere impiegati dagli spiriti disincarnati – siano puri o impuri – e da adepti viventi della magia e della stregoneria, per produrre i desiderati risultati fenomenici. Tali esseri non diventano mai uomini”.
Ogni elemento è legato ad una direzione o punto cardinale e ad un elementale, o essere che presiede e anima l’elemento, così quando si procede ad un’invocazione, anche solo di apertura della cerimonia è bene chiedere la protezione e la benevolenza anche di ogni elementale archetipale.
- Est, elemento aria, colore giallo, silfidi
- Sud, elemento fuoco, colore rosso, salamandre
- Ovest, elemento acqua, colore blu, ondine
- Nord, elemento terra, colore marrone/verde, gnomi e fate
Prima di agire o compiere qualunque atto in natura o anche sono passeggiare nel bosco, è bene prendere contatto mentale con lo spirito del luogo e con gli esseri che lo proteggono e lo abitano e che formano tale spirito, infondendogli un certo tipo di energia chiedendo di poter accedere e rassicurandolo che lo si farà nel massimo rispetto.
Stanno a metà tra l’elemento e l’uomo, possiedono elementi umani, eterici e vegetali/minerali, nonché le caratteristiche dell’elemento di riferimento, per questo possono fare da tramite.
Non sono facilmente visibili perché la nostra mente non riesce a concepire e quindi a vedere oltre la nostra dimensione. A volte i bambini possono riuscire perché ancora non sono infusi del razionalismo che più tardi impedirà loro l’apertura necessaria.
Se volete prendere contatto con questo mondo il sistema è di meditare, di stare nella natura e chiedere loro di guidarvi, ascoltare un ruscello, fare piccole offerte, dolci, latte, cose che luccicano, pietre, stare in silenzio oppure cantare per loro.
Amo questo tipo di magia perché è immediata, non occorre aver predisposto o studiato qualcosa, può sgorgare dall’anima direttamente. Ma per chi non fosse avvezzo ecco un esempio:
Scegliamo un luogo, può essere un bosco, un prato o anche il proprio giardino. Seduti o in piedi, a seconda delle disponibilità. Se è un bosco si può scegliere un albero, quello che ci attira e poggiarvi la mano destra, mentre la sinistra la appoggiamo al cuore. Chiudiamo gli occhi e restiamo in silenzio, ascoltiamo quello che viene dall’albero e dal resto. Azzittiamo la mente e poniamoci in ascolto, anche letteralmente di ogni suono attorno a noi. Vi stupirete di quanti suoni vi siano che di solito il nostro orecchio esclude. Apriamo la mente e consapevolmente ed intenzionalmente cerchiamo di percepire l’insieme, di solito un bosco non è composto da vari individui separati, ma è un insieme organico. Sentite se lo avvertite amichevole o ostile e perché. Rassicuratelo sulle vostre intenzioni. Quando sentite di essere in connessione chiedete il permesso di fare quello che siete andati a fare ed ascoltate la risposta. Portate sempre un dono in cambio. Anche una poesia recitata a voce alta, o una canzone. O versi appositamente scritti. Connettetevi con la vostra parte bambina, quella parte che è disposta a guardare tutto con stupore e a giocare e componete liberamente, magari aggiungendo una melodia. Se proprio non vi viene nulla ecco qua:
siamo figli della stessa madre
la terra
concepiti dallo stesso alito divino
siamo parte della stessa anima
sorelle ascoltate
nessun male porto
ma con cuore sincero e mente aperta
son pronto/a ad ascoltare.
vi giunga la mia benedizione
e possa io ricevere la vostra
sia pace tra di noi
vi giunga il mio amore
sia luce, sia calore, sia gioia e non dolore.
Questo è solo un esempio, ovviamente.
Lasciate poi la vostra offerta ai piedi dell’albero. Salutate e proseguite.
Quando parlo di fate non mi riferisco solo a questi esseri, spesso mi riferisco a persone “magiche”, mi è capitato di incontrarne parecchie, ormai li riconosco a pelle, di solito amano gli animali, hanno una sensibilità maggiore, i temi ambientalisti gli sono cari, ma nello stesso tempo sono persone ben radicate in terra, sono quelle persone che ti fanno stare bene quando le frequenti. Capita che abbiano doni e doti particolari, che possono essere un qualche tipo di sensitività, o empatia, o affinità con pietre, piante o animali. A volte negano esse stesse queste cose, abituate come sono in questo mondo a razionalizzare ogni cosa….